giovedì 6 marzo 2014

La Profezia del Lupo (Il peggio del peggio) - Pt. I

Ossia: quando Naruto incontra The Last Airbender (e il risultato fa cagare a spruzzo).

(WARNING: Acidità a mille, questo libro mi ha ispirata <3 )




-Prima Puntata: Infodump. Cattivi brutti. Buoni belli. Avatar. Mary Sue. Gimli e Legolas. Lista della spesa.-


Qui la seconda puntata.
Qui la terza puntata.


Siore e siori, finalmente, dopo più di un anno che ci lavoro, ho finito di leggere questo schifo assoluto. La Fantabanana Apocalittica E Abominevole ha finalmente un nome: La Profezia Del Lupo, scritto da Marilù Monda, edito in Italia da Piemme Freeway!
Ricordo come se fosse ieri la prima volta che ho visto questo orrore: ero tranquilla in libreria, giro un angolo dove solitamente non c'è mai un cazzo e BANG! vado quasi a sbattere in un'inaspettata pila di volumi con copertina rigida, sovraccoperta lucida e blurb di un entusiasta Patrick McGrath:
Marilù Monda è un’autrice molto promettente. Ha una vivida immaginazione, gusto per il fantastico, passione per il lato oscuro della vita. Leggete e tremate.
Ho davvero tremato leggendo questo libro, ma non nel senso che intendeva lui.

Tornata a casa ho googlato il nome dell'autrice, scoprendo così che ha concluso il romanzo appena diciassettenne (cosa che la casa editrice si premura di farci sapere), che è italiana ma vive da sempre in America e che, stranamente, il suo libro non è stato mai pubblicato in America. Scopro anche che Marilù Monda è figlia di Antonio Monda, corrispondente estero di Repubblica, docente universitario in America, scrittore e prolifico organizzatore di eventi culturali.
Ora, a me non importa come un libro arriva ad essere pubblicato, mi importa solo della qualità, quindi non farò pettegolezzi sull'autrice ma parlerò soltanto del libro.
Premunitevi di secchio per il vomito e apriamo le danze!


La Trama:
Il cielo è un'oscurità impenetrabile, i corvi e le cornacchie lanciano le loro stridule grida, nubi di pipistrelli riempiono l'aria: sono tutti presagi di guerra e morte perché il Clan dell'Ombra ha conquistato il mondo e sta seminando caos e distruzione. La salvezza è nascosta tra le righe di una profezia, che allude a quattro Prescelti che non potrebbero essere più diversi: Faloan, l'irruente erede del regno dell'Acqua; Aidan, la malinconica e bellissima principessa del regno del Fuoco; Derry, un umile contadino che viene dalle verdi lande del regno della Terra; e Kyla, una pastorella ribelle del regno dell'Aria. I quattro ragazzi, che tengono tra le mani il destino del mondo, hanno una sola certezza: trovare la Creatura dagli Occhi Verdi, un misterioso guerriero che li accompagnerà nella difficile impresa di sconfiggere le forze del male...
Inspirate a pieni polmoni l'idiozia di una quarta di copertina che già contiene il primo errore: il Clan dell'Ombra non ha affatto conquistato il mondo, e mai ci riuscirà nell'arco dell'intero romanzo!
Notate la sovrabbondanza di cliché e la puzza di Mary Sue della fantomatica Creatura dagli Occhi Verdi, che copre quella delle varie Nihal, Bella, Unika e tutte le altre presenti nelle vicinanze!
Notate infine come i quattro prescelti siano convenientemente compatibili a due a due per elemento d'appartenenza, sesso e ceto sociale, il che sprigiona fetore di imminente doppia love-story ad alto coefficiente di prevedibilità.
Aspirate a pieni polmoni la puzza di immondizia esalata dal solo riassunto, mentre io faccio un paio di precisazioni sui post che seguiranno (sì, saranno più di uno):
  • Il romanzo originale (Crossroad Of Destiny, esattamente lo stesso titolo di un episodio di Avatar) non è stato pubblicato come volume unico ma diviso in due parti. Io qui lo tratterò come un romanzo unico, dato che tra i due volumi non esiste nessuna differenza stilistica, temporale, narrativa o di altro tipo tale da giustificare due recensioni separate.
  • Il romanzo è talmente brutto che mi sono trovata a dover riportare migliaia di quote per rendere l'idea, e vi assicuro che le ho selezionate attentamente. Purtroppo, molti strafalcioni e oscenità li ho dovuti lasciare senza riportarli, o avrei dovuto riportare il libro per intero.
  • Il romanzo è talmente retard e prevedibile che ho assunto un'assistente: Si chiama Ana e ha il QI di un moscerino spiaccicato sul parabrezza: se lei troverà assurdità, vuol dire che sono davvero palesi; se riuscirà ad anticipare gli sviluppi, vuol dire che sono davvero prevedibili.
    Troverete i suoi interventi in grigio.

E ora, via con la recensione!
(Per la versione breve, clicca qui)


Ma prima, ammirate la copertina del primo volume
in tutta la sua ipnotica bruttezza!





Il PoV:
Sulla gestione del PoV riporterò molto poco, dato che è completamente assente. Oltre ai soliti sbalzi tra un personaggio e l'altro o tra un personaggio e il narratore onnisciente o tra il narratore onnisciente e quello non onnisciente, troverete PoV multipli che prendono in considerazione i pensieri di più personaggi allo stesso tempo, PoV che contengono considerazioni che il personaggio in questione non potrebbe fare, PoV che cambiano di rigo in rigo perché se la Monda non ci mostra i pensieri di tutti e quattro i Prescelti non si sente soddisfatta e via dicendo.


Lo stile:
Lo stile della Monda è dilettantesco, di base si attesta sul mediocre, ma presenta picchi di autentico agghiacciante.
Nel complesso riunisce i maggiori difetti di altri geni incompresi della letteratura: la Allibis, Gielle, Siccardi, la Troisi, Goodkind, la Strazzulla e via così. Ma andiamo con ordine:
Il vento ululava e lanciava le sue gelide urla nel cielo cupo di Eriu. Strillava con rabbia mentre portava presagi di guerra e carneficina. Corvi e cornacchie, messaggeri di morte, si raccoglievano intorno e in cima alle strutture monastiche, alle torri rotonde, alle cattedrali e alle sontuose torri celibi diroccate.
E queste sono solo le prime righe del prologo! Cominciamo bene! Quando nel post su 50 Sfumature di Grigio ho parlato di libri che iniziano con "Era una notte buia e tempestosa" non speravo che esistessero davvero!
Parlando seriamente, non si può iniziare un libro così: è un incipit di una pigrizia assurda che esprime una totale mancanza di rispetto verso il lettore.
Ecco, la prima caratteristica della Monda è questa: la pigrizia. Troverete spessissimo frasi fatte e scontate, anche se non c'entrano nulla con la situazione.
La seconda caratteristica che potete notare è la ridondanza: ululava, lanciava le sue gelide urla e strillava con rabbia sono tutte costruzioni che esprimono lo stesso concetto: il vento soffia con forza, producendo un suono simile ad un ululato. Che bisogno c'è di ripeterlo tre volte in un solo rigo?
PS: Che cazzo sono le torri celibi? Voglio saperlo!


Era un posto meraviglioso. Un posto bellissimo. Le foreste, le montagne e le colline si piegavano in morbide correnti, con creste e avvallamenti, come le onde del mare. Fasce di calcare, scisto cristallino, ardesia e granito formavano monti dall'aria infida, i seggi degli dèi e del popolo. Le montagne a tratti sembravano una cosa sola, un gigante dormiente. Un gigante disteso, come uno scheletro denudato della carne e del sangue.
Andiamo avanti: le descrizioni.
Sono di una vaghezza tale da poter tranquillamente mettere a pecora Wunderkind e sodomizzarlo senza cacciare una sola goccia di sudore.
Meraviglioso, bellissimo, infido, è un pessimo raccontato senza nulla di mostrato. Perché il posto è bellissimo e meraviglioso? Boh!
E poi: le frasi che non c'entrano niente. Che vuol dire "i seggi degli dèi e del popolo"? Ve lo dico io: non vuol dire un emerito cazzo. Ma all'autrice (e all'editor) deve essere sembrato molto figo, dato che lo ha lasciato lì.
Ancora: il macabro gettato alla Cazzo di Cane. Molto graziosa l'immagine dello scheletro senza carne né sangue, ma che c'entra? Niente, è solo buttato lì per fare figo. Ed è pure messo nel punto sbagliato: la Monda ci dice che il posto è bellissimo e meraviglioso, e un paio di righe dopo afferma che i monti sono infidi e assomigliano ad uno scheletro senza carne né sangue: una coerenza invidiabile.
La Monda è stata molto elogiata per il suo "gusto per il macabro e passione per il lato oscuro della vita" (da personaggi che non hanno mai fatto mistero di conoscere personalmente sia l'autrice che suo padre), quindi mi aspettavo qualcosa di meglio di qualche frasetta ad effetto gettata lì dove capita. Mi aspettavo che l'intero libro fosse permeato di elementi macabri e che il "lato oscuro della vita" fosse palpabile, invece ci sono solo uscite come questa, mentre per il resto abbiamo elfi ballerini, barchette a forma di cigno, storie d'amore da terzo liceo e altre cose da fighette. Macabro, eh?
Ci tengo a specificare che tutto ciò che avete letto e che leggerete riguardo allo stile della Monda non riguarda solo i primi capitoli, ma tutto il romanzo. Andiamo avanti:

Boschi fantastici, di una bellezza sfarzosa, ma sfuggenti e ambigui. Le felci e il muschio ricoprivano il terreno. Il puzzo del fango e della terra. I cespugli erano carichi di fiori e bacche. I torrenti correvano e si placavano, poi correvano di nuovo all'impazzata, violenti come tempeste. Si schiantavano e svoltavano. Sentieri semi dimenticati. Una pace minacciosa. Un luogo inquietante, ossessionante. Un luogo ricco di vita particolare e inspiegabile. Tavole di pietra. Infinite varietà di vita selvaggia, tassi, lupi, volpi e cervi. 
Ecco, riuscite a vedere Gielle che implode? Scivola, risucchiato in un buco nero volgare, sinistro, spettrale, osceno, folle, proibito, segreto e repellente, ma ormai superato in vaghezza da quello fantastico, sfarzoso, sfuggente, ambiguo, semi dimenticato, minaccioso, inquietante, ossessionante, particolare e inspiegabile della Monda.
Notate poi l'ennesima nota di stile della Monda: una pioggia di frasi brevissime, spesso senza verbo. È di un'oscenità inaccettabile, sia dal punto di vista sintattico che da quello narrativo, perché spezza e rallenta la narrazione. In continuazione. Rallenta la lettura. Affatica il lettore.
Qualcosa scritto così non è un libro, è una lista della spesa!
PS: Ci tengo a farvi sapere che tutto quello scritto finora è appena la prima pagina dell'ebook, e già ci sono abbastanza puttanate da affossare un intero libro.


Prima di andare avanti, vi consiglio la lettura di questo articolo chiaramente ironico, in particolare questo passaggio:
Sarà necessario creare dei Cattivi Sacrificabili: orchi, goblin, troll, draghi, wight e altre creature che saremmo felici di uccidere a migliaia. Solitamente sono neri, pelosi, sudaticci o in qualche altro modo inaccettabili secondo gli standard della classe media bianca. Spesso sono deformi, sulla base della credenza tradizionale che un corpo brutto rispecchi un' anima brutta.
Tenetelo in mente mentre leggete l'estratto successivo.
Il luogo descritto fino ad ora sarà il teatro di una sanguinosa battaglia tra due eserciti:
un'armata lanciava sguardi torvi e crudeli al nemico. I guerrieri portavano scudi neri e lunghe spade nere ricurve. Qualcuno aveva una lancia nera. Indossavano pesanti armature nere. I visi erano lividi, macchiati di sangue secco. Erano tutti neri, un nero crudele fatto di oscurità. [...] Un'oscurità terrorizzante che era nero assoluto. Avevano i volti distorti, coperti di cicatrici orribili e spaventose, di bolle e di pustole inumane. Al collo portavano i trofei strappati ai nemici, dita e denti, vecchi, nuovi, in decomposizione. [...] Erano gli Oruch. Bestie orribili, ripugnanti, cannibali e sadiche. [...] I loro occhi giallastri e malati guardavano torvi e malefici gli avversari, mentre sogghigni crudeli si allargavano sui loro visi. Digrignavano i denti mostruosi, sputando bestemmie e imprecazioni.
Gli avversari [...] fissavano con odio il nemico. Erano creature meravigliose. Qualunque essere umano [...] si sarebbe sciolto alla vista di quella bellezza perfetta. Non gli Oruch.
Erano gli elfi, dalle orecchie a punta e i corpi scattanti. Sembravano fragili e deboli, ma la loro agilità e rapidità erano leggendarie. Come armatura avevano una cotta d'arme fatta di oro fine e, sostiene qualcuno, di polvere di diamanti. Avevano quasi tutti gli occhi castani o di altre tonalità legate alla terra. Qualcuno aveva un accenno di azzurro. E fiammeggiavano tutti di ardore e fierezza.
Oooohh, dunque, vediamo un po': abbiamo da una parte gli Oruch brutti, neri, ripugnanti, pustolosi, cannibali, sadici, insensibili alla bellezza, orribili, bestemmiatori e via dicendo, e dall'altra gli elfi agili, scattanti, fieri, bellissimi, perfetti e meravigliosi. Ana, secondo te chi sono i cattivi?
Ana: Che domande! Quelli brutti, ovvio!
Un ragionamento che non fa una piega, e una caratterizzazione che farebbe invidia alla Strazzulla. Complimenti, Ana: hai indovinato.
PS: Notate la ridondanza nella frase in corsivo: un nero fatto di un'oscurità che è nero assoluto, in pratica, tolto il superfluo: un nero fatto di nero.
PS2: La cotta d'arme d'oro? Ma stiamo scherzando? L'oro è un metallo dall'elevata malleabilità: una cotta d'arme fatta in oro si sfonda alla prima botta!
PS3: La lista della spesa.

Se la cotta d'arme d'oro non vi è bastata, eccovi altro retard:
Un Oruch maestoso, il comandante probabilmente, estrasse una spada enorme. Una spada dalla forma orribile, simile a un corno, con una doppia lama affilata
Che vuol dire "probabilmente"? Il POV utilizzato fino a quasto punto è onnisciente, quindi quell'avverbio è completamente fuori luogo.

Le boiate in questo libro sono concentratissime, più dei mormorii in 50 Sfumature di Grigio.
Ecco altro percolato fresco in arrivo: si presentano i due comandanti dell'esercito elfico con quattro lupi al seguito che latrano e ululano, tra cui vi segnalo "un attraente lupo multicolore, soprattutto grigio". E questa già è una stronzata colossale, dato che ululando rischiano di spaventare eventuali cavalli del loro stesso esercito, ma la Monda questo lo ignora.
Il primo comandante è il classico figo da shonen manga: l'aspetto fisico vero e proprio lo affronterò in seguito, per il momento vi dico che è un mezzelfo "bellissimo, con lineamenti decisi, virili e angelici insieme" e gli occhi "grigio-violacei, simili a un cielo che minaccia tempesta".
Altra peculiarità della Monda: in questo libro quasi tutti i personaggi sono bellissimi (tranne qualche cattivo e le comparse senza nome), ma soprattutto nessuno ha gli occhi di un colore normale.

Il secondo comandante è mascherato, e appare subito come la figura carismatica e MarySuica della situazione, grazie alle continue sviolinate che l'autrice ci propina ad ogni minima occasione, per tramite del narratore o di altri personaggi:
Sui visi degli Oruch si fece strada lentamente una rabbia diversa, venata di preoccupazione e paura, mentre fissavano a denti stretti i nuovi arrivati. Soprattutto il secondo cavaliere.
[...]
Il viso era coperto da una maschera nera, da cui guizzarono di rimando due occhi verdi che brillavano come due lune, altrettanto amichevoli e maliziosi.
[...]
Quella voce bellissima, che avrebbe sciolto qualunque umano, purché avesse in sé traccia di emozioni
[...]
fissò quella creatura sconosciuta e eccezionale a occhi socchiusi, scioccato e sbalordito.
[...]
lo fissava con quei calmi e seducenti occhi verdi, intelligenti ma terrorizzanti. Il guerriero era accucciato su un ramo in una posa elegante, felina e selvaggia
E questo è solo il prologo, ma già il secondo comandante sembra l'avatar di Mary Sue in carne e ossa.
A proposito, Ana, tenendo conto di quanto letto fino ad ora, della trama e dell'illustrazione di copertina, puoi intuire chi sia la misteriosa Creatura dagli Occhi Verdi?
Ana: Il secondo comandante. Ed è pure la ragazza in copertina.
Oooh, brava Ana. Se anche a voi questa equazione appare ovvia e scontata, devo darvi una brutta notizia: la Monda è convinta che nessuno lo abbia intuito. Ci toccherà, quindi, leggere interi capitoli in cui l'autrice si diverte a mantenere "segreta" l'identità della sua MarySue, quando invece appare ovvia persino agli occhi del lettore più diversamente sveglio. Addirittura ci tocca leggere di Ranger (il secondo comandante) costretto a rivolgersi a MarySue chiamandola "Mio Signore", pur di non rivelare il sesso della protagonista, che tralaltro è del tutto ininfluente ai fini della storia! In pratica, l'unico motivo per cui l'autrice insiste in questa pagliacciata è la volontà di fare la sorpresa al lettore quando gli dirà che MarySue è donna, del tutto ignara che persino il lettore di intelligenza medio-bassa ha capito l'inganno semplicemente guardando la copertina!


Marlù Monda gongola felice, pensando di aver inserito un enorme plot-twist nella trama.



La guerra chiama, e noi andiamo avanti: Mary Sue fa il suo discorso d'incoraggiamento (una porcheria di un paio di righe) e i due eserciti si scontrano. Una chicca:
il suono sordo si trasformò in un impeto di gioia, mentre la furia della battaglia si impossessava dei loro corpi agili.
Un'immagine di un retard tale da spazzar via in un solo colpo gli elfi arsaloniani che provano a difendere le mura schierandosi al di fuori di esse. Gli elfi della Monda si fanno prendere dalla gioia prima di andare a farsi massacrare in battaglia, non credo che esistano parole per descrivere un'idiozia simile.

i due eserciti si scontrarono. Il metallo cozzò contro il metallo. Le frecce sibilarono in aria, affondando nella carne nemica. Le grida di battaglia si unirono alle eco di voci che risalivano a molto tempo prima. Il sangue si versò a terra, dove si mescolò con il terriccio del suolo sacro. Gli uccelli lanciarono un grido e scivolarono via. Il cielo si tinse di nero. (seguono altre frasi brevi con bollettini metereologici come l'ultima, che non descrivono lo scontro ma sembrano soddisfare le velleità poetiche dell'autrice)
E questa è la descrizione dello scontro. Non avrei mai pensato di poterlo dire, ma la Troisi scrive infinitamente meglio. Non c'è nulla di mostrato, solo un pessimo raccontato condito da frasi ad effetto che non vogliono dire un cazzo, oltre a divagare dallo scontro. Una vera e propria disgrazia letteraria.
PS: Notate la solita lista della spesa.

Nel frattempo, MarySue e Ranger ci mostrano un'altra caratteristica della Monda: le scene scopiazzate da altri media:
«Ehi! Ho appena ucciso il mio quinto Oruch!» gridò Ranger, mentre lanciava le sue frecce potenti in ogni direzione, con pochi gesti abili delle dita, così rapidi che era difficile seguirli. «Anzi, sei! [...] Tu a quanti sei? » [...]
«Venticinque»
Che carini, ricopiano le battute di Gimli e Legolas! Tolkien nel frattempo si agita nella tomba peggio di un motore a gatto imburrato.
PS: Ranger è un povero idiota se pensa di poter combattere in mischia con un arco, se l'autrice fosse una persona mediamente seria lo saprebbe.
PS2: Lanciare frecce con "pochi gesti abili delle dita"? Pffff, nemmeno Ana avrebbe mai scritto una porcata del genere!

Arriviamo all'immancabile scontro tra MarySue e il guerriero oscuro (uno dei cattivi), un disgraziato che soffre di una forma acuta di FARS (Feelings and Action Randomization Syndrome)
«I tempi sono cambiati, elfo. O forse dovrei dire umano» si coresse, confuso. La confusione presto si tramutò in rabbia. Il Guerriero oscuro non sopportava di essere confuso.
Da confusione a rabbia nel giro di mezza frase? Questa è FARS! Infermiera, 30 cc di coerenza e 20 di capacità narrative, con urgenza!
E già che si trova, mi prepari 1000 cc di Show-don't tell:
In molti si fermarono per assistere a quella battaglia raccapricciante. Il metallo cozzò contro il metallo. Il comandante dell'esercito degli elfi balzò a mezz'aria e scagliò una decina di minuscole palle di fuoco.
Il Guerriero Oscuro le schivò e fece partire dal palmo  lunghe e pesanti catene nere. Il guerriero mascherato scattava e balzava in aria come un gatto. I combattenti tornarono a cozzare l'uno contro l'altro, finché le spade non andarono in frantumi per la forza dell'impatto. I due allora proseguirono il combattimento con le arti magiche. Si scagliarono addosso magnifici globi. L'aria intorno a loro si riempì di sibili e lampi colorati.
Poi, all'improvviso, il guerriero mascherato fu a terra, con il mantello a brandelli e un pugnale puntato contro il collo.
CRISTO. SANTO.
Riuscite a focalizzare la scena? Riuscite a vedere i due idioti che si menano mazzate o solo fuffa vaghissima?
Ana: Questa la so! La fuffa vaghissima!
Questo non solo mi fa rimpiangere la Troisi, ma persino le "mosse d'alta scherma" della Strazzulla!
Vorrei inoltre farvi notare una cosa: interrogata circa la provenienza della sua cultura in ambito militare, la Troisi rispose candidamente di essersela fatta sui manga, in particolare su Berserk. La Monda in questo è una discepola della Troisi: si vede chiaramente che anche lei scrive ispirandosi ai manga, ma purtroppo non a quelli del genere giusto. In particolare la Monda si ispira a Naruto, uno shonen campione di inattendibilità per quello che riguarda i combattimenti.
PS: I deficienti che smettono di combattere per osservare i due dementi a scoppio ritardato che se le menano non sono commentabili. Vi suggerisco caldamente di non scrivere mai una cazzata del genere, è una di quelle cose che da sole destinano l'intero combattimento all'oblio nelle fiamme purificatrici.
PS2: Come fai a non riconoscere una ragazza? Anche se non la vedi in faccia, non puoi confondere il fisico di una ragazza con quello di un uomo, per non parlare della voce. L'autrice inoltre utilizza maldestramente il POV del guerriero oscuro, che, a meno che MarySue non abbia la voce da uomo, dovrebbe rendersi conto che il suo avversario utilizza un timbro femminile!
PS3: La lista della spesa.

Il guerriero oscuro è un personaggio dallo spessore e dall'utilità nulla, che finisce ucciso neanche da Mary Sue ma da un altro cattivo: Odol.
Odol è un lamia oscuro, cioè un vampiro che però, a quanto pare, può stare alla luce del sole. Ana, leggi la descrizione e dimmi chi ti ricorda:
era muscoloso, ma con un fisico asciutto e magro. Sembrava un umano, ma aveva la bellezza di un immortale. La pelle della tonalità del marmo più pregiato e i capelli biondissimi, che non sembravano appartenere a questo mondo. Solo gli occhi rivelavano la sua vera natura. Rosso sangue, famelici.
Ana: Brilla?
No, ma poco ci manca.
Ana: I vampiri di Twilight.
Perfetto, altra citazione sgamata, andiamo avanti.
Odol minaccia di papparsi la nostra Sue del cuore, ed ecco intervenire, direttamente "dalle fila degli elfi", Ivor:
leale e determinato come solo un fratello sa essere
... Perché? Un amico non può essere altrettanto leale e determinato? E un padre? Un cugino? Un amante?
Ahi, ahi, ahi, dicesi infodump, e anche piuttosto sgamato!

Ivor interviene giusto per fare la fine dei botti di capodanno: viene ucciso e vampirizzato da Odol nel giro di due paginette. MarySue e Ranger si trasformano in due lupi e vanno via, fine del prologo.
PS: Dire "dalle fila degli elfi" prevede che gli elfi siano effettivamente disposti in file, ma dato che la battaglia è giunta al termine, le fila non ci sono più! Aggiungete "mancanza di proprietà di linguaggio" alle note di stile della Monda.




«L'Orrore di questo libro sarà leggendario... persino all'inferno!»



Quattro druidi imbecilli e l'ambientazione:
Superato il prologo, magari vi aspettate che il libro entri nel vivo. Mi dispiace deludervi, ma non è così: ci tocca invece sorbirci le inutili avventure di quattro druidi che si aggirano nella foresta maledetta di Kalen. Vi riporto qualcosina solo perché vi si trovano delle oscenità letterarie uniche, oltre a qualche accenno sull'ambientazione scopiazzata malamente da The Last Airbender completamente originale della Monda.


La Foresta di Kalen non era una foresta come tutte le altre. Molte voci e leggende si rincorrevano nel fitto del fogliame e il frusciare degli alberi trasmetteva velate minacce e sussurri traditori. Era una foresta minacciosa, in cui si narrava accadessero fatti strani e imprevedibili. Nessuno, neanche i quattro viaggiatori con le loro armi e le loro arti, poteva attraversarla a cuor sereno. In realtà, nessuno vi metteva piede, se non era costretto. Perché nessuno, bestia o umano che fosse, poteva sfuggire alla sua maledizione.
Ci risiamo, gente: non c'è nulla di mostrato. Perché la foresta è maledetta? Perché succedono dei fatti strani e imprevedibili, wow! Quali fatti? Eeeeh, no, qui chiedete troppo. Accettatelo per dogma, che tanto la Monda non ve lo dice.

I quattro druidi si trovano nella foresta per adiempere ad una non meglio specificata missione di importanza vitale, ma in realtà il loro compito è un altro: spacciare infodump al lettore.
Ciascuno di loro indossava i colori del proprio regno. Il primo della fila [...] era vestito di azzurro. Il colore del Regno dell'Acqua. Anche lui, come ogni altro abitante del regno, aveva le stesse caratteristiche dell'elemento accanto al quale viveva.
Wow... Figo... Si scrive "che idea geniaaale!", ma si legge "questa la ho già vista in The Last Airbender", con la differenza che questo libro non è ambientato in Eurasia ma nel Regno Unito.
Segue elenco di caratteristiche: la Monda sta iniziando a darci un'infarinatura parecchio sgamata della "sua" ambientazione.
Ma vediamo questa caratterizzazione:
Gli abitanti del Regno dell'Acqua (Scozia) sono miti, affettuosi, cordiali, spontanei, calmi e placidi l'attimo prima e impetuosi e inarrestabili quello dopo, possono sussurrare con voce melodiosa o imporsi con voce roboante.
Gli abitanti del Regno del Fuoco (Inghilterra) sono laboriosi, inaccessibili ma portatori di dolci segreti inaspettati, passionali ma con un'apparenza misurata e controllata, con l'esercito più feroce e temibile dei quattro regni, che combatte con la stessa ferocia delle fiamme e divora il nemico altrettanto rapidamente.
Gli abitanti del Regno della Terra (Irlanda) sono generosi, premurosi, grandi lavoratori, pacifici e coraggiosi.
Gli abitanti del Regno dell'Aria (Galles) sono vivaci, scherzosi, festaioli, ribelli, litigiosi, capaci di malumori cupi, torvi, irraggiungibili e insicuri.
I nemici invece sarebbero Vichinghi provenienti dalla Svezia e dalla Danimarca.
Iniziate prego a notare come nessuno nei quattro regni sia stronzo, bugiardo, antipatico, spocchioso, pigro, tirchio, rompicoglioni o semplicemente un cagasotto. Quelli sono i nemici, suppongo.
In seconda battuta, notate come le descrizioni siano sovrapponibili in più punti: miti, misurati e pacifici sono vocaboli con significato molto simile, stessa cosa per impetuosi e passionali, lavoratori e laboriosi e così via.
Inutile che ve lo specifico, tutti i personaggi agiranno, penseranno e parleranno allo stesso modo, vanificando quanto scritto qui sopra.


I quattro druidi, come vi ho già anticipato, non servono a un cazzo a livello narrativo, inoltre la Monda non perde occasione per far fare loro la figura dei dementi sonici a manovella:
«Dunque è vero, druido supremo?» mormorò il giovane nomade del Regno dell'Aria [...] «I Prescelti sono arrivati?»
«Taci, giovane druido! [...] Vuoi che il Clan dell'Ombra ti senta?»
Il senso è chiaro: non parlare o ci sgamano. Ho sottolineato il "mormorò" non come tributo ad Anastasia, ma per farvi capire quanto sia ritenuto pericoloso persino un mormorio. Il problema è che la Monda se lo scorda, dal momento che già qualche riga dopo i coglioni a rotelle iniziano a punzecchiarsi senza motivo e intavolano addirittura un'inutile discussione sulla liceità del fare domande!
Ma andando avanti il retard esplode ferocemente e i druidi iniziano a vomitare infodump senza nessuna vergogna:
[...] chiese alla donna del Regno della Terra, che portava il nome della dea della fertilità.
Oooooh, figo, l'autrice si è sforzata di creare una parvenza di ambientazione e deve ricordarcelo ad ogni occasione! Peccato che quest'uscita sia completamente fuori luogo, soprattutto se consideriamo che questa fantomatica dea non sarà mai più nominata, il nome della donna non ha nessuna importanza, e soprattutto che la donna morirà entro la fine del capitolo e non sarà mai più nominata! Ma (sembra strano ma è così) ancora non abbiamo raggiunto il peggio:
«Abernethy, altrimenti detto Foce del fiume Nethy, ha ragione, Carroll. Si dice che il Clan dell'Ombra abbia occhi e orecchie ovunque. Alcuni dicono addirittura che goda dell'aiuto dei Deagh Sluagh, gli spiriti buoni»
Ma stiamo scherzando? Questa è da guinness dell'infodump! Non solo si scambiano informazioni che dovrebbero conoscere a menadito (cosa siano i Deagh Sluagh), ma si mettono addirittura a propinarci l'etimologia del nome! È una scena ridicola, dire questa frase equivala a dire "Silvano, anche detto uomo dei boschi, mi passeresti lo zucchero, quella polvere bianca dolce che si mette solitamente nel caffè?".
UNA FRASE DEL GENERE È PALESEMENTE IRREALE! UNA DISGRAZIA!

Inoltre, il suddetto Carroll è il druido del rengo dell'Aria, vittima costante di bullismi da parte degli altri. Bullismi che accetta stranamente di buon grado, nonostante la Monda abbia descritto lui e i suoi connazionali come litigiosi e ribelli.
FAIL!

Ma il peggio del peggio deve ancora venire:
«È giunto il momento di compiere la nostra missione. Stasera avrà luogo uno degli eventi più importanti della storia dei quattro regni [...]
«Io... io» iniziò titubante il giovane. «Perché siamo qui?»
AAAAAAAAAAAAAARGH!!!!! MA A CHE CAZZO PENSAVA LA MONDA QUANDO HA SCRITTO QUESTA CAZZATA?
Cioè, questo maledetto demente a propulsione non sa neanche che cazzo sta a fare dietro agli altri! Questo cazzone marcio dovrebbe gestire uno degli eventi più importanti della storia e nemmeno sa cosa deve fare! I buoni stanno messi malissimo se affidano il loro destino ad un demente del genere! Non è accettabile una sciattoneria del genere! E dico sciattoneria perché è solo l'ennesimo Deus Ex Machina tirato in mezzo dalla Monda per vomitare altro infodump sul lettore!
Infatti gli altri tre drudi, invece di prenderlo a sberle fino a spellarsi le mani e a consumargli gli zigomi, cosa fanno? Lo assecondano, come se fosse normale che lui non sappia un cazzo, e gli recitano la famosa Profezia dei Quattro: un' abominevole filastrocca con rime baciate del tipo AABB che parla chiaramente di cinque persone e non di quattro.
Ana: La quinta è MarySue?
Certo, Ana, è ovviamente lei.
E il bello in tutto questo è che il druido retard già la conosceva! Quindi l'unico motivo per cui viene recitata la profezia è farla conoscere ai lettori! Infodump senza vergogna!

Comunque, i quattro druidi evocano un incantesimo che, evidentemente, non potevano fare nella sicurezza delle loro case, grazie al quale vedono le immagini dei quattro prescelti in un calderone pieno d'acqua.
L' acqua purtroppo è agitata, quindi le visioni non sono nitide. I quattro druidi riescono a notare poco dei prescelti (solo che sono tutti bellissimi e che una di loro ha le pagliuzze castane negli occhi dorati), ma ne arrivano a capire la provenienza. Da cosa la capiscono? Dal colore degli abiti.
Perché evidentemente nei quattro regni esiste una legge retard che obbliga le persone a vestire esclusivemente del colore del proprio regno, così che eventuali druidi con tare genetiche non abbiano problemi a riconoscerli.


Da sinistra verso destra: i druidi dei regni di Aria, Acqua, Terra e Fuoco, un oruch a caso e una principessina Disney di passaggio.


I quattro druidi retard vengono attaccati da un gruppo di Efferati, ossia i cattivi sacrificabili 2.0 della storia:
Carroll osservò terrorizzato i guerrieri incappucciati vestiti di nero, così scuri da potersi mimetizzare nell'oscurità, soprattutto nel folto della foresta, fra le ombre sempre più lunghe della notte imminente. Avevano la pelle cinerea, coperta da fitte scaglie bianche. Gli occhi erano rossi, come se fossero vampiri, due fessure che li rendevano simili a serpenti. I capelli bianchi erano così duri e rigidi che neanche la tormenta più violenta poteva smuoverli. Dietro le fitte barbe bianche, anch'esse immobili, i visi erano inespressivi e impenetrabili.
Vabbè gente, ci risiamo: brutti, cinerei, squamosi, vestiti di nero, coi capelli e le barbe dure e gli occhi rossi simili a quelli di vampiri e serpenti. Se avevate dubbi sulla loro empietà questa descrizione li spazza via tutti.
PS: Carroll è terrorizzato, eppure riesce a  formulare un pensiero lungo e articolato sulle ombre che si allungano nella foresta. Potrei darla buona solo considerando che la gestione del POV in questo libro è completamente assente e quindi non è Carroll a elaborare il pensiero in corsivo ma il narratore onnisciente. In entrambi i casi è valida la stessa affermazione: la Monda non sa scrivere.

Il combattimento si avvia a conclusione, quando interviene un'ombra di livello superiore:
I cittadini del rango superiore erano molto diversi dagli Efferati. Avevano un'espressione più spietata e feroce, segno del loro maggiore potere. Gli occhi erano di un rosso più intenso, i capelli più bianchi e i baffi simili a ceneri bianche. Ed erano molto, molto più violenti.
E qui si apre il campionato olimpionico di bestemmie: se vi era sembrata assurda la legge che obbliga gli abitanti dei quattro regni a vestire solo ed esclusivamente del colore del proprio regno, il Clan dell'Ombra rilancia: a quanto pare loro hanno una legge che vieta ai cittadini di basso livello le espressioni troppo spietate e feroci! Ma vaffanculo.
PS: Che vuol dire "baffi simili a ceneri bianche"?

Il cittadino superiore è troppo OverPowered per i quattro druidi disgraziati (e sa pure usare la tecnica del controllo dell'ombra, come un novello Shikamaru) e li lascia andare via, col compito di riferire quanto siano Kattivi i guerrieri dell'Ombra.
Ma poi...
«Quante persone ci vogliono per riferire un messaggio?»
L'Efferato ridacchiò, mostrando i denti giallognoli. «Una» rispose.
Segue urlo straziato da parte di Shan-Yu di Mulan, che rivuole la sua battuta.


Meet the Fuckers:
Ok, passiamo finalmente a conoscere i quattro protagonisti.
Ana: Secondo me non sono davvero loro i protagonisti... non è che servono solo a riempire le pagine prima dell'arrivo di MarySue?
Esattamente, Ana.
Il primo prescelto è Faloan, un principe afflitto da serie tare mentali, una sorta di Trota in salsa fentesi. L'autrice si sente in dovere di descrivercelo, quindi preparate i farmaci antiemetici. Ne avrete bisogno, fidatevi.
Faloan sentì alcuni gridolini. [...]
Tre o quattro ragazze [...]  se lo mangiavano con gli occhi, senza preoccuparsi di nascondere la loro adorazione. Faloan ci era abituato. Alto, giovane, dal fisico muscoloso, con la pelle color bronzo e i capelli corti e ondulati, un po' in disordine. Sulla fronte aveva una mezza luna, il simbolo del regno. Gli occhi di un azzurro intenso erano come il mare e sembravano promettere avventure e passione. E come il mare, lanciavano un richiamo difficile da ignorare. Erano poche le ragazze e le donne che riuscivano a resistere al suo fascino. Non era soltanto bello, ma anche coraggioso, un guerriero determinato e capace.[...]
Le giovano ridacchiavano e una di loro tese le mani, quasi sperasse di toccarlo, gli occhi adoranti. «Che bello» esclamò un'altra. «È così coraggioso» gli fece eco una terza.
Marilù Monda, are you fuckin' kidding me?
Questa descrizione è un crimine, senza mezzi termini: la solita, piatta, bellezza di cui parlavo in Patacche Fantasy, elogiata tramite metafore disgraziate.
A peggiorare la situazione interviene l'accoppiata bello-coraggioso, che l'autrice ci tiene a ribadire per bocca delle minorate adulanti. Oltre ad essere di un piattume nauseante, questa descrizione ci brucia la possibilità di conoscere il personaggio attraverso le sue azioni, costringendoci ad accettare il suo coraggio per dogma. Vi tolgo subito il dubbio: tutti i personaggi sono caratterialmente identici nonostante la Monda appioppi verbalmente ad ognuno caratteristiche diverse, che vengono spesso smentite dai fatti.
Per il resto: ennesimo belloccio stile Edward Cullen, nulla di nuovo.
PS: Se tu autrice dici che gli occhi di Faloan "sembravano promettere avventure e passione" e "lanciavano richiami difficili da ignorare", l'idea che sovviene al lettore è quella di un Faloan ammiccante e malizioso, in netto contrasto con il personaggio serio che ci presenti nel resto del libro. Ancora una volta, la frase è messa alla CdC solo per soddisfare le velleità poetiche dell'autrice.
PS2: Notate la mezzaluna, simbolo delle Tribù dell'Acqua in The Last Airbender e maldestramente riciclata in fronte a Faloan, novello Sailor Moon.
PS3: Passi il superbelloccio 2.0, ma le fan isteriche e allupate stile beliebers fentesi erano davvero necessarie?
PS4: Le fece eco una terza. Le. Femminile. Cazzo.



Prossimamente: le Faloan Moms.


Il nostro Edward Cullen dei poveri si trova nel mezzo di una fallimentare battuta di caccia alla volpe e decide di seguirne una nel "Diamante di Ghiaccio": "una foresta celebre in cui si recava ogni cacciatore e ogni guerriero che volesse procacciarsi cibo e mettere alla prova il proprio coraggio, e se fosse tornato indietro vivo, avrebbe avuto onore e rispetto imperituri".
Ma che cazzo! Cosa sarà mai una cosa chiamata "Diamante di Ghiaccio"? Un ghiacciaio? Una montagna? Qualcosa di simile al Madison Cube Garden?
No, Cristo santo, una foresta! Una maledettissima foresta, che oltre a non avere nulla del diamante non è nemmeno ghiacciata! Questo nome è di una stupidità assurda, esattamente come un deserto chiamato "Lago Fiorito".

Il Diamante di Ghiaccio è pericolosissimo e, stranamente, stavolta ci viene svelato il perché: è abitato dagli warg:
Faloan li temeva, odiava gli warg. Quanto odiava quei malefici lupi mostruosi, soprattutto i loro cugini più piccoli, i lupi veri e propri.
... Una cazzata di dimensioni straordinarie! Dire "odiava gli warg, soprattutto i lupi" equivale a dire "odiava le aquile, soprattutto i falchi" o "odiava i cinesi, soprattutto gli australiani"! Ecco perché adoro la Monda: quando pensi di aver raggiunto il fondo, lei tira una trivella fuori dal cilindro e inizia a scavare!

Comunque, Faloan arriva sulla sponda di un lago e, mentre il POV saltella allegro tra lui e il narratore onnisciente, la volpe lo spinge in acqua.
Non fate quelle facce, lo so che una volpe pesa al massimo una quindicina di chili ed è esile mentre Faloan è un giovanottone palestrato, ma se ci soffermiamo a commentare ogni singola cazzata presente nel libro non la finiamo più!
Caduto nel lago, Faloan incontra "una donna bellissima, né giovane né vecchia (?)" con gli occhi dorati che gli ricordano la sua ex.
Ana: La sua ex è la principessa Aidan, vero?
Ovvio che è lei.
Tenetevi forte, perché l'estratto seguente trasuda retard da ogni singolo poro:
«Sono il messaggero di colui che ti porterà aiuto, Faloan della Tribù dei Lupi e figlio della Scozia, terra dei Celti» rispose la creatura misteriosa.
Faloan sussultò. Come faceva a sapere della sua tribù? La Tribù dei Lupi, la più importante e potente di tutto il Regno dell'Acqua, di cui suo padre Arlen era il sovrano.
Oooohh, perfetto. Nell'ansia di fare altro infodump qui la Monda si ridicolizza da sola: Faloan è il fottuto principe di Scozia e si stupisce che la gente sappia a quale tribù appartiene. Incommentabile.
Tralaltro il deficiente a manovella tiene pure una fottuta mezzaluna azzurra stampata in fronte che lo marchia senza possibilità di errore come appartenente alla tribù dei lupi.
Complimenti Faloan: sei ufficilmente in testa nella classifica del retard.
PS: Notate come il Regno dell'Acqua sia organizzato in tribù: ogni riferimento alle Tribù dell'Acqua di The Last Airbender è puramente casuale.
PS2: Sì, lo so che prima avevo detto che la mezzaluna era simbolo del Regno dell'Acqua, ma la Monda si smentisce ogni tre pagine cambiandogli di significato: a un certo punto del romanzo la mezzaluna diventa simbolo della Tribù dei Lupi.

La creatura misteriosa recita (di nuovo) l'incommentabile Profezia dei Cinque Quattro e Faloan capisce di farne parte, anche se come ci arrivi non ci è dato saperlo. La creatura gli dà appuntamento alla prossima luna piena alla fortezza di Kalen.
Arriva Brady, il custode di Faloan, e i due abbandonano il Diamante di Ghiaccio. Senza aver incontrato warg o altre temibili bestiacce e senza che la gente tessa le loro lodi per esserne usciti vivi. Stendiamo un velo pietoso.

Il buon Faloan si perde a questo punto in un assolutamente non necessario infodump geopolitico sul Regno dell'Acqua che non riporto perché vi voglio bene, dopodiché arriva al castello, dove è in corso un banchetto. Assistiamo alla ridicola scena in cui i musicisti eseguono la canzone di Beowulf e Faloan il fantastico cazzone a manovella si commuove. Dov'è il problema, direte voi.
Il problema è che la canzone di Beowulf narra le vicende di un eroe scandinavo, e vi ricordo che in questa pseudo-ambientazione la Scandinavia è abitata dai kattivi. Se volete un paragone, sarebbe come immaginare Berusconi, Ignazio La Russa e Alessandra Mussolini che leggono commossi Il Capitale di Karl Marx.

Dopo questa perla di umorismo involontario arriva Baird il bardo (...) che ci delizia con l'ennesima composizione in versi, ancora più sgangherata della prima:
Un bebè nacque con grandi poteri,
Di lui ci sarà bisogno nell'ora più scura.
Un bebè con il dono di una magia senza pari,
Con cui soltanto la magia si misura. 
(Continua... purtroppo)
Cioè, devo davvero commentare? Ana, secondo te di chi parla questa poesia?
Ana: Di Mary Sue.
Cazzo Ana, oggi non sbagli un colpo!
PS: "Una magia senza pari con cui soltanto la magia si misura". Se è senza pari con quale magia si misura?

Faloan decide di sloggiare, e prima di permetterglielo l'autrice ci regala un'altra perla oftalmica a proposito di una ragazza:
Gli occhi color campanula, di un azzurro pallido screziati di nero
Un colore normale no, eh?


Possibili occhi per altri personaggi.
Notate in particolare l'ultimo in basso, dato che Naruto è tanto caro alla Monda.



Passiamo alla seconda prescelta, Kyla del regno dell'aria. Kyla è una ragazza ribbelle (con due b, così è ancora più ribbelle) dalla "bellezza irrequieta", qualunque cosa voglia dire, con riccioli biondi, pelle color miele e "occhi grigi mutevoli e screziati", che parla da sola e, al pari di Faloan, si diletta nell'infodump geopolitico gratuito. Un estratto:
Il fascino del Regno dell'Aria risiedeva altrove. Era un fascino misterioso, inafferrabile e sottilmente minaccioso. Perfino la costa, con le spiagge bianche che bordavano il regno e l'acqua cristallina che le impreziosiva, avevano qualcosa di sinistro, una bellezza inquietante.
Vi erano mancate le descrizioni inutilmente vaghe? Io ho dovuto sorbirmele in ogni singola pagina, pensate un po'...
Vi specifico solo che gli abitanti del Regno dell'Aria vivono in villaggi arroccati sulle montagne, per difendersi da fantomatici attacchi del Clan dell'Ombra che non ci sono mai stati (ma gli abitanti non sembrano saperlo), e inoltre vengono costantemente chiamati "Nomadi dell'Aria" nonostante non siano nomadi. Ana, che ti ricorda?
Ana: Questa la ho già vista pari pari in The Last Airbender.
Esatto.
Kyla si reca con tre amici alla Rocca Piangente, che nessuno dei quattro ha mai visto nonostante si trovi ad un tiro di sputo dalle loro abitazioni, e lì viene raggiunta dall'immancabile "donna dall'età indefinibile", con gli occhi verdi e gialli, che ripete la profezia per la terza volta e rivela a Kyla che lei ha "il dono più ambito e crudele", in pratica è una sorta di veggente. Scopriamo che la donna in questione è una Deagh Sluagh, ma fottesega.
Il materiale su Kyla è poco, e ciò rispecchia verosimilmente le simpatie dell'autrice: abbiamo un sacco su MarySue e Ranger, abbastanza su Faloan e Aidan, molto meno su Kyla e Derry. Ciò è anche proporzionale all'utilità che i suddetti personaggi hanno nel corso della trama.
PS: Il "crudele" potere di Kyla non avrà mai nessuna importanza ai fini della trama nonostante la potenziale utilità (dicesi Plot-Hole).


Next prescelta: Aidan del Regno del Fuoco.
Sembrava affascinante, gli occhi intensi color dell'oro con pagliuzze castane. Aveva la carnagione pallida e lunghi capelli neri, lucidi come la seta.
No comment.
Ana: fisicamente ricorda molto i Dominatori del Fuoco di The Last Airben...
Ho detto "No Comment".
Aidan si trova nel mercato della capitale, tra mercanti che vendono cibo, gioielli, libri, spezie ed altro. Specifico spezie, libri e gioielli che all'epoca erano beni di lusso, quindi si può supporre che il mercato sia frequentato da nobili.
la ragazza affrettò il passo, giusto in tempo per non essere schizzata da un conato di vomito.
Vabbè, può capitare... magari il nobile Lord Nerchia si è sentito male e ha sbrattato...
I profumi invitanti del cibo si mescolavano al fetore della merce marcita, all'odore del sudore, degli escrementi e a quello inebriante delle essenze.
Si, perché è normale cagare per strada in un mercato frequentato da nobili! Ma vaffanculo va'...
PS: Aidan tesoro, non puoi essere schizzata da un conato di vomito: il conato è lo sforzo non riuscito, senza vomito quindi. Non puoi essere colpita da uno sforzo, chiaro?
 
Tornando a noi, Aidan è la classica principessina ribelle e un po' maschiaccio, che è uscita di nascosto dal palazzo per procurarsi un libro. Sarà mica un Harmony o 50 Sfumature di Grigio? Ana?
Ana: Nooo, non credo... sarà uscita a prendere qualcosa di figo e poco femminile...
Infatti, Aidan va a comprare Il Libro Della Guerra. Il negoziante purtroppo la riconosce e dà l'allarme. Vi state chiedendo da cosa la riconosce? La mentecatta ha dimenticato di togliere l'anello con lo stemma reale.
Aidan viene sgamata e riportata a palazzo, ma prima decide da brava nobilotta spocchiosa di vendicarsi del mercante:
Gli lanciò quello che lei chiamava un "termo boomerang". Percepì il calore del venditore, lo assorbì e glielò scagliò di nuovo addosso. Poi sorrise quando lo sentì gridare dal dolore.
Siamo ammattiti? Il venditore sarà pure odioso, ma ha solo fatto il suo dovere, sei tu Aidan che non sei in regola! E hai pure la faccia di culo di fare la vittima? Aidan è la classica rappresentazione dello strapotere di nobili viziati: il mercante sgama le sue marachelle, lei lo ustiona per vendetta e nessuno le dice nulla, neanche il narratore ha un moto di disapprovazione nei suoi confronti, anzi, ce la presenta come una scenetta comica!
Sono allibita, ma torniamo a noi.
A questo punto segue l'immancabile infodump geopolitico che non riporto dopodiché veniamo a sapere che da anni il Regno del Fuoco è invaso dal Clan dell'Ombra:
Era avvenuto in modo inspiegabile, dall'oggi al domani, senza guerre o combattimenti. All'improvviso, gli Efferati e i guerrieri dell'Ombra erano spuntati agli angoli delle strade, pattugliavano le piazze, si muovevano per la capitale del regno con la spavalderia e l'arroganza dei padroni. Aidan era convinta che fosse una situazione temporanea. Ma i giorni passavano e il Clan dell'Ombra non accennava ad andarsene.
Una mattina Aidan andò a parlare con il padre.
Interrompo un attimo per farvi notare il tempo verbale sbagliato: la narrazione attuale è fatta con il passato remoto, quindi gli eventi precedenti (e conclusi, come Aidan che va a parlare col padre) andrebbero narrati con il trapassato prossimo. Peccato, fino ad "andarsene" stava andando bene...
«Sei stata promessa al principe, piccola mia.»
«Ma... ho soltanto dodici soli, papà. Quando pensavi di dirmelo?»
«Dodici soli è un'età giusta per sposarsi, Aidan. [...] Tua madre mi ha sposato quando aveva solo undici soli e Cathmor è nato quando lei ne aveva tredici.»
La storia è chiara: un giorno sbucano gli Efferati dal nulla e iniziano a spadroneggiare nel Regno del Fuoco. I suoi abitanti, quelli passionali e con l'esercito feroce e temibile, che "combatte con la stessa ferocia delle fiamme e divora il nemico altrettanto rapidamente", non battono ciglio, anzi, sembrano accettare di buon grado la dominazione straniera. Inoltre il Clan dell'Ombra ha invaso già da quattro anni il Regno del Fuoco per sposarne la principessa, il padre di lei ha acconsentito al matrimonio e lei era già all'epoca in età da marito, ma ciò nonostante non solo i due non si sono sposati (ripeto, dopo quattro anni), ma non si sente neanche nessuno parlare di matrimonio!
Questa roba non ha senso ma permette alla Monda di avere i kattivi nel Regno del Fuoco, come in The Last Airbender.

La nostra Aidan viene raggiunta a questopunto da un'altra donna "né giovane né vecchia (?)" che si presenta:
«Sono il messaggero della creatura che ti presterà aiuto, Aidan dell'Anglia.»
«Come sai il mio nome?»
Ecco la degna compagna retard di Faloan che getta la maschera e si mostra per ciò che è realmente: una decerebrata a rotelle.
Terra chiama Aidan: sei la stramaledetta principessa e ti stupisci che la gente sappia il tuo nome?
Dio santo, spero per il bene dei quattro regni che lei e Faloan siano sterili, vi immaginate che carico di tare mentali avrebbero i loro figli?
La storia a questo punto è la stessa: la donna recita la profezia e Aidan capisce di farne parte grazie all'opera dello Spirito Santo, perché nella profezia non c'è nulla che indichi proprio lei.
A questo punto Aidan parte, ma non prima di aver messo in atto la scena numero 7 del Manuale della Perfetta Principessina Fentesi: tagliarsi i capelli.


Ultimo prescelto: Derry del Regno della Terra.
Derry è un contadino stranamente colto e un personaggio profondamente insensato, a partire dall'aspetto fisico: per sforzarsi di rendere i quattro pseudo-protagonisti fisicamente diversi tra loro, la Monda ci regala "il moro dai capelli rossi", che ha gli occhi "verdi screziati di castano" e la pelle "marrone come il tronco di una quercia". Un passaggio particolarmente obbrobrioso:
I capelli rossi erano raccolti in una coda ordinata, da cui scappavano alcune ciocche ribelli.
Certo. Come può la coda essere ordinata se ci sono ciocche ribelli? Mistero... È fentesi.
PS: "Ciocche ribelli" è un'espressione oscena, quasi quanto le temutissime "curve al punto giusto". Se mai diventerò qualcuno di importante la prima cosa che farò sarà punirne severamente ogni utilizzo. Esistono tanti sinonimi, imparate ad utilizzarli.

Derry è figlio di un manipolatore della terra/agricoltore e di una strega africana, e ha una sorella stranamente bianca.
La sorella in questione, Sile, è inoltre cieca, il che permetterà all'autrice le peggiori brodaglie strappalacrime sui suoi "occhi senza luce" che ancora non capisco perché l'ONU non abbia vietato con una normativa internazionale per il rispetto del lettore.

Per non essere da meno dei suoi degni compari, anche Derry ci regala l'immancabile quanto innecessario infodump geosociopolitico, nel quale si troviamo l'ennesima perla:
Il Clan dell'Ombra non aveva una patria. Erano nomadi e invadevano tutte le terre che calpestavano. Si diceva che provenissero dalla Danimarca, o addirittura dalla Svezia.
Certo, come no. Sono nomadi e senza patria, ma forse vengono dalla Svezia o dalla Danimarca, e alla fine del libro i buoni li invadono persino, quindi una terra devono avercela per forza. Un obbrobrio incommentabile, come l'ennesima lista della spesa.
E altrettanto incommentabile è la descrizione dello spirito che gli si presenta: "una donna giovane e vecchia al tempo stesso (?)". Se volessi fare apposta qualcosa di peggio non ci riuscirei.
Lo spirito gli (ci) ripropina per la quinta volta la profezia dei quattro, e Derry inizia a deliziarci con la sua insensatezza:
(Pag 67): «Hai mai sentito parlare della Profezia dei Quattro?»
Il ragazzo inclinò la testa. L'aveva sentita, ma non ricordava esattamente cosa dicesse.
(Pag 68): Non aveva mai sentito una canzone così bella e inquietante al tempo stesso.
In pratica la ha sentita ma non la ha mai sentita. Se vi sembra contorto contattate la Piemme e sommergetela di lamentele per l'editing vergognoso di questo libro. Sempre che ci sia effettivamente stato un editing.

Il nostro Derry a questo punto impacchetta lo stretto indispensabile (nel quale rientrano anche un paio di strumenti musicali - non fate domande) e parte in barca con un marinaio di una bellezza difficile da ignorare. La sua meta è la foresta di Kalen:
La foresta si trovava nel Regno della Terra, vicino al confine con il Regno del Fuoco

Ecco, iniziamo bene! Vi ricordo che il Regno della Terra sarebbe l'Irlanda e quello del Fuoco l'Inghilterra: la Monda sta forse suggerendo che l'Inghilterra e l'Irlanda confinino?

Nella foresta, inoltre, Derry dà ripetutamente prova di essere un mentecatto:
«Capisco perché al Clan dell'Ombra piaccia tanto questo posto» si disse e subito sentì le sue parole riecheggiare fra gli alberi intorno a lui. Ebbe un brivido. Quel posto sembrava fatto apposta per ospitare e nascondere ombre oscure. Derry avrebbe potuto essere seguito dai guerrieri del Clan dell'Ombra
Eccolo qui mentre parla da solo, segnalando la propria posizione in un posto verosimilmente pieno zeppo di Efferati pronti a sventrargli lo scroto al minimo segnale di vita; poi si addormenta con un falò acceso, che continua a segnalare la sua posizione e, quando si accorge di essere osservato, spegne il fuoco.
Derry, tesoro, se erano gli Efferati è inutile che lo spegni, oramai ti hanno trovato. Se invece erano bestiacce, lo sai che hai appena eliminato l'unica cosa che le teneva lontane?
Strano ma vero, ancora non è finita: la mattina dopo Derry spegne un altro fuoco gettandoci acqua sopra e poi si preoccupa di andarsene in fretta perché il fumo avrebbe messo in allerta gli Efferati.
Soffocare il fuoco con la terra così che non faccia fumo no, eh?
Come se non bastasse, Derry continua imperterrito a fare stronzate, per fare sì che anche gli Efferati più idioti possano individuarlo: si mette a cantare e suonare nel mezzo della foresta. Il bello è che nessuno lo nota (dicesi plot-hole anche questo).
Contando anche questa, Derry ha scalzato Faloan dall'apice della classifica del retard.
PS: Riecheggiare? È possibile che ci sia l'eco in una foresta? Per avere l'eco c'è bisogno di una parete contro la quale il suono possa rimbalzare, e nella foresta di Kalen non sembrano esserci montagne. Un muro di alberi ammassati uno sull'altro è impossibile, in quanto non ci sarebbe abbastanza spazio per rami e radici, per non parlare di competizione per luce, acqua e altre risorse. Anche ammettendo che nella foresta di Kalen si trovi l'irrealizzabile muro di alberi, per avere l'eco è necessario che tra il suono emesso e quello ascoltato passi un intervallo di almeno un decimo di secondo. Ora la velocità del suono nell'aria è di circa 340 metri al secondo, e sfruttando la formula v=s/t possiamo ricavarci la distanza minima necessaria per avere l'eco: 17 metri, la lunghezza media di un capodoglio.
Spaziosa, 'sta foresta maledetta!


Un capodoglio.


Finalmente i nostri arrivano nella fortezza, e lì una voce dice loro di cercare la Creatura dagli Occhi Verdi, dopodiché i quattro si presentano e scopriamo che Ana aveva ragione: Aidan è effettivamente l' ex di Faloan.
I quattro si nascondono nella foresta, seguiti da due stalker nuovi di zecca: un cane simile ad un lupo e un gatto nero con una macchia in fronte color blu di Prussia, e Aidan subito ne approfitta per sfoggiare ben cinque stati d'animo in una sola espressione:
Sembrava al tempo stesso divertita e disorientata, e un lampo di insicurezza e di eccitazione le balenava dietro l'espressione leggermente malinconica.
Per la serie: infilo aggettivi alla cazzo senza preoccuparmi se non hanno alcun senso.
Personalmente, quando frequentavo le elementari mi hanno spiegato che non va fatto e che gli aggettivi vanno usati solo se indispensabili, ma alla Monda a quanto pare non l'ha spiegato nessuno.

Come ampiamente pronosticato, iniziano a formarsi le coppie (ovviamente i nobili con i nobili e gli straccioni con gli straccioni), e come insegna Piccoli Problemi di Cuore, le coppie portano turbamenti ormonali da deficienti, soprattutto se i personaggi sono ampiamente in età da marito: per Derry e Kyla ogni occasione è buona per lasciarsi andare a ridicoli imbarazzi da liceali, mentre Aidan e Faloan non perdono occasione per punzecchiarsi:
«Arpia!»
«Demonio!»
«Gorgone!»
«Acqua putrida!»
«Fuoco di paglia!»
«Folletto testa di pigna!»
Ehm... l'ultima la ho aggiunta io: mi sembrava la degna continuazione per questo litigio così feroce.
E dato che il retard chiama altro retard,  eccovi un passaggio talmente osceno da poter tranquillamente rivaleggiare con Giuliano Ferrara vestito da odalisca:
«Ma che cosa vi prende?» gridò Derry, esasperato. «Dobbiamo salvare la nostra gente dal Clan dell'Ombra. Siamo i Prescelti. [...] Se non vi spiace, io ci terrei a salvare il mondo dalla distruzione totale [...]
Il gatto [...] aveva rizzato il pelo nero e mostrava gli artigli. Il cane ringhiava piano. Sembrava che entrambi li supplicassero con gli occhi. Di stare tranquilli. Non farsi sentire.
In ordine: un mentecatto che urla SIAMO I PRESCELTI in un posto zeppo di gente che li cerca per sventrarli, la peggior brodaglia fentesi circa il salvare il mondo dalla distruzione totale e infine una ridicola lista della spesa con ben due frasi senza verbo reggente! Sarà difficile fare di peggio!
PS: Derry oramai ha doppiato tutti sulla classifica del retard.

Dopo un po' di brodaglie alla Dawson's Creek, i nostri vengono attaccati dagli Efferati. Ecco un po' di bigné al percolato appena sfornati:
Aidan estrasse il lungo arco e lo puntò contro gli Efferati.
Usare un arco non è roba per chiunque, serve forza, e ne serve anche molta!
Ogni volta che una ragazzina di 40 chili utilizza un arco lungo, un arciere vero muore tra atroci sofferenze. Salva un arciere: dille di smettere.
Faloan strinse con tanta forza la lunga spada che le mani gli sanguinarono per la pressione.
Faloan si riconferma un demente a manovella.
(Derry) era felice di aver trascorso tanto tempo a lavorare e faticare nei campi, perché sentiva i muscoli rispondere pronti e agili, rendendo i suoi lanci più veloci e precisi.
Perché perdere anni ad allenarsi quando basta zappare la terra per diventare un guerriero provetto?
Vagonate di retard a parte, i quattro vengono salvati da tre elfi che li conducono alla corte di re Orel: il classico posto nei meandri della foresta popolato da elfi dementi ed effemminati, che fanno festa senza un motivo mentre il mondo è sull'orlo della distruzione, mangiano da piatti d'oro e bevono nettare da tazzine a forma di fiore (tutto tristemente vero, non sto esagerando i toni). E che lasciano quattro intrusi potenzialmente pericolosi liberi di cazzeggiare in giro per la festa prima di interrogarli. Un passaggio particolarmente nonsense:
Noi siamo gli Elfi della Luna e del Legno. Io però sono un Sidhe. Un Elfo.
Cioé? È un elfo o non lo è? Chi lo capisce è bravo...
Alla fine della festa Orel vorrebbe giustamente sapere cosa ha spinto quattro umani decerebrati a sconfinare nelle loro terre, e li interroga in proposito. Purtroppo Kyla gli chiede della Creatura dagli Occhi Verdi e Orel, temendo di svelare il mistero misterioso che circonda Mary Sue, li allontana immediatamente dicendo loro di cercarla nei Campi Perduti. Il tutto senza neanche insistere per sapere perché i quattro cazzoni erano sconfinati nelle sue terre.

Saltiamo a questo punto un paio di sciagurati capitoli che parlano di ormoni, gelosie e ridicoli imbarazzi da teenagers del tutto inadatti a personaggi che potrebbero già avere dei figli, e arriviamo ai Campi perduti, dove la Monda ne approfitta subito per servirci un osceno prolasso retorico:
I quattro osservarono per un istante l'ingresso ai Campi Perduti. Che cosa li aspettava dall'altra perte? Nel luogo delle cose perse e mai ritrovate? Si sarebbero perduti anche loro, non appena avessero messo piede lì? Era forse quello l'unico modo per ritrovare quel che cercavano? Dove sarebbero finiti? E chi sarebbe mai andato a cercarli?
Il quote che avete appena letto è un potente scrotodilatatore, non abusatene o potreste avere spiacevoli conseguenze. Per riportare gradalmente i vostri scroti ad una dimensione umana eccovi un altro quote:
Aidan si voltò e trovò Faloan che la osservava. La fissava. Non con il solito sguardo ostile e provocatore. Questa volta la fissava con intensità, con uno sguardo tenero e spaventato insieme. L'azzurro e il color oro dei loro occhi si incontrarono e si fusero insieme.
DIO. CHE. VOLTASTOMACO.
PS: Che ve lo dico a fare... la lista della spesa.

I ragazzi a questo punto subiscono un altro attacco, con Faloan che devia e schiva frecce manco fosse un cazzone uscito da Dungeons&Dragons mentre gli Efferati pianificano lo stupro di Aidan manco fossero cazzoni usciti da La Spada Della Verità. Alla fine gli imbecilli vengono salvati da Mary Sue e la sua allegra gang del bosco.
Purtroppo, invece di presentarsi ai Prescelti come vorrebbe la logica, Mary Sue si dilegua nel nulla mentre l'autrice gongola perché ha rimandato la rivelazione del quarto segreto di Fatima a data da destinarsi, io nel frattempo bestemmio e chiudo qui la prima parte che sennò mi scoppia l'arteria cerebrale media per il troppo retard.




Nella prossima puntata: Mary Sue unveiled, Naruto, Hans Landa, i Kattivi Kattiviximi e il feroce retard di Ranger e Kyla!










2 commenti:

  1. Hera
    ciao, mi mancavano le sclero/recensioni!
    Ti sei avvelenata il sangue con questo libro, eh?
    Personalmente, non l'ho mai visto nelle librerie. Però bisogna anche vedere che tipo è l'editor che ha permesso una pubblicazione del genere. Leggendo tutto il post si può sentire che la Monda non ha ponderato bene i pro e i contro di tutta la storia. Senza contare che lo ha pure scritto in tempi non maturi.
    Chissà, magari qualche recensore le farà notare le brutture che ha scritto e lo correggerà, prima o poi.

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    1. Ciao, bentornata!
      QUesto è un libro del 2012, distribuito in pompa magna per qualche mese. Purtroppo non trovo dati di vendita ufficiali, ma considerando quanto poco se ne sia parlato mi viene naturale supporre che le vendite non siano andata molto bene. Qualche libreria lo espone ancora, di solito nel reparto bambini nonostante non si affatto un libro adatto a loro (approfondirò un po' nel prossimo post).
      In tutta onestà, non riesco proprio a spiegarmi come possa essere stato pubblicato un libro del genere, zeppo di errori grossolani, plot holes e addirittura qualche refuso di traduzione.
      A me questo libro sembra più le cosette che ogni ragazzina scrive normalmente ma non fa mai leggere a nessuno, poi appena compie 18 anni le rilegge e se ne vergogna.
      Il problema qui però è che la fanfiction col nuovo personaggio MarySuoso è stata pubblicata!

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