sabato 7 luglio 2012

La Viaggiatrice di O - Anteprima

Ho visto questo libro cazzeggiando in compagnia da Feltrinelli.
La prima cosa che ho notato è stata la copertina di Paolo Barbieri, le cui opere più famose hanno fatto la fortuna della Troisi. Allora ho fatto due più due (Paolo Barbieri + autrice italiana = altissima probabilità di trashume) e ho dato un'occhiata alla trama.
La riporto:

 La piccola mansarda nel centro di Torino è il suo regno, il suo rifugio, il luogo dov’è più vivo il ricordo dei genitori, banditi dal mondo di O proprio a causa sua. Perché Gala è nata per diventare una delle streghe più potenti vissute da almeno due millenni, e il suo potere è al centro di una segreta lotta tra la magia bianca e la magia nera. Lei infatti è in grado di volare, viaggiare nel tempo, trasformarsi, prevedere il futuro… insomma, grazie ai suoi poteri, può affrontare qualsiasi missione le venga affidata dalla Sede Direttiva dei Viaggianti. Come tutti i «ragazzi prodigio», tuttavia, Gala è allergica alle regole e ha sempre fatto di testa sua. Ma l’ultima volta l’ha combinata davvero grossa e, per evitare l’espulsione definitiva dall’Ordine dei Viaggianti, deve scegliere un tutor che la guidi e le insegni a usare correttamente la magia. Il burbero e severo mago e monaco Kundo diventa così il suo fido maestro e la accompagna in una nuova missione: viaggiare nella Venezia del 1756 per salvare un preziosissimo manoscritto dall’incendio che distruggerà la Scuola Grande di San Rocco. Un compito piuttosto semplice, per una come Gala. Ma, ben presto, Kundo intuisce che c’è qualcosa che non va: le persone che dovrebbero essere loro alleati si rifiutano di aiutarli e la città è infestata di negromanti. Inoltre gli adepti della magia nera sembrano molto più interessati a Gala e al mistero della sua nascita che all’enigmatico libro magico…

Notato nulla? Io almeno tre cose che mi fanno venire l'acquolina in bocca:
  1. Gala è una Mary Sue di prima scelta! In ordine: genitori banditi, è una strega fikissima dai mille sfavillanti poteri, è allergica alle regole ed è come il barbiere di Siviglia: Tutti la vogliono, tutti la cercano!
  2. Stereotipi e banalità: la lotta tra la magia bianca e la magia nera e il monaco burbero e severo dal nome vagamente orientaleggiante.
  3. Una grossa falla logica: Gala deve scegliere un tutor che le insegni a usare correttamente la magia solo dopo essersi messa nei guai. Mi state quindi dicendo che la Sede Direttiva dei Viaggianti lascia i ragazzini liberi di cazzeggiare alla meglio con la magia? E gli affida missioni senza che nessuno li abbia addestrati? Già affidare missioni ai ragazzini mi sembra illogico, ma addirittura senza addestramento...
Ora questa è solo la trama riportata in copertina e magari il libro si sviluppa in una direzione diversa, ma le case editrici dovrebbero fare attenzione a come pubblicizzano i volumi: a leggere questa roba un lettore intelligente potrebbe pensare due cose: o il libro è una fuffa enorme o la casa editrice ha curato malissimo la presentazione del volume. Non avendo letto tutto il libro non mi posso esprimere.

Tornando a noi, la terza cosa che ho fatto è stata leggere una pagina a caso, e cosa mi trovo? Un PoV ballerino e appuntamenti dati alle 17.03. Certo, nulla vieta di dare un appuntamento a quell'orario, ma alzi la mano chi ha mai avuto un appuntamento alle 17.03 o alle 11.48 o ad altri orari del genere... 

Infine, tornata a casa, ho letto le prime pagine gentilmente offerte dalla casa editrice. http://edigita.cantook.net/p/18588
Che idea mi sono fatta? Che è trashissimo.
La narrazione è troppo veloce e naive, l'editing frettoloso, i dettagli poco curati, il PoV saltellante.

Non voglio fare la nazi e non voglio riportare ogni singolo errore quindi segnerò solo i peggiori: quelli che sono indice di poca cura.


Seguitemi:

Quella mattina il sole che sorgeva dietro le colline di Torino era fatto di una sostanza organica, rossa e crudele, che tingeva il cielo di scuro invece di illuminarlo.
Questa, ragazzi miei, non è una descrizione, sono parole sbattute a caso su carta. Che vuol dire "sostanza organica, rossa e crudele"? Qui l'autrice avrebbe dovuto spiegare cosa intendeva. Perché "sostanza organica"? Pulsava? Si agitava? Respirava?
Abituatevi a queste descrizioni, perché ce ne sono altre.
Potrei anche contestare che se davvero il sole "tingesse il cielo di scuro invece di illuminarlo" non si vedrebbe una beneamata cippa di cazzo, sarebbe buio pesto, dal momento che il cielo non si illumina per conto suo ma grazie al sole stesso. Questo è indice di poca cura nello scrivere. "Un sole rosso, la cui debole luce stentava a illuminare il cielo" sarebbe stato meno poetico ma avrebbe avuto più senso.

...da più di dieci ore, un medico e due ostetriche si affannavano attorno alla paziente, cercando di salvarla. Erano silenziosi e tristi, ma anche terrorizzati,quello che stava accadendo era contrario a ogni legge della natura: il corpo della donna sembrava di pietra.
Cioè? Duro come la pietra? Grigio come la pietra? Freddo come la pietra?
Poi, i medici si affannano al capezzale di una partoriente, in casa sua, da più di dieci ore? Avrebbero dovuto portarla in ospedale almeno dieci ore prima! Quale medico verrebbe oggigiorno a prendersi la responsabilità di assistere un parto in casa? Soprattutto dal momento che sia il medico che le ostetriche sono terrorizzati perché ciò che accade va contro ogni legge della natura! Che cazzo aspettate a portarla in ospedale?

Kundo entrò e, con un gesto della mano, li fece allontanare
Cosacosacosacosa? Entra un tizio e all'improvviso i medici e le ostetriche se ne vanno? Machecazz...
Ora questo Kundo può essere anche un tipo importante in quest'universo, ma non lo si dice nelle pagine a disposizione, ne nella trama. Cosa può pensare un lettore? Io ho pensato che autrice e editor abbiano dedicato poca cura a queste pagine.

Comunque, Kundo entra nella stanza, parla con Sabel (la partoriente) e le dice di concentrarsi, analizzare il suo essere e trovare la causa di quello che le sta succedendo. A questo punto
Accadde qualcosa di incredibile, come quando si attraversa un uragano e si entra per pochi istanti nell'occhio del ciclone, dove tutto è immobile e quieto.
Molto bella la metafora uraganosa. L'autrice deve trovare gli uragani un metro di paragone molto efficace, dal momento che li cita per tre metafore in due pagine. Resta comunque il solito problema: che cosa è successo? 
Un maiale con le ali è decisamente incredibile. Che sia successo proprio questo?
Proseguendo, Sabel scopre di essere vittima dei negromanti (aveva bisogno che Kundo le suggerisse la cosa più ovvia da fare per arrivarci?) e che morire è l'unico modo per salvare la bambina. Quindi muore.
No, non l'ho fatta spiccia io, succede davvero così.
Non attese la risposta, non le occorreva e non aveva tempo. Esalò l'ultimo respiro volontariamente, senza un'incertezza ne un brivido.
Kundo, in "un secondo", vorrebbe piangere, chiamare il marito della donna, pregare e magari farsi anche un caffè, ma invece fa la prima cosa intelligente del libro e chiama i medici per il cesareo. 
Pochi istanti dopo, uscì da quella stanza con una bimba urlante avvolta in un lenzuolo rosa. Era mezzogiorno
Cosacosacosacosa? Ci vogliono solo pochi istanti per praticare un cesareo? Vabbè che la donna è morta, ma anche così ci vuole molto più di "pochi istanti"! E poi come può essere mezzogiorno se due pagine prima era mattina? Per chi se lo stesse chiedendo: non ci sono indizi dello scorrere del tempo tranne "pochi istanti"e "un secondo".

Comunque, già il post è lungo e io mi caco il cazzo di riportare altri pezzi, quindi stringo. Kundo parla con Odobrand (non è un deodorante per ascelle, è il marito di Sabel) e gli dice che la moglie è morta. Quest'ultimo, nel giro di poche battute, decide di fare una cosa contro natura, ossia usare la magia nera per resuscitare la moglie. Si teletrasporta nella stanza (perché Kundo "era ancora davanti alla porta della stanza", nonostante prima avesse "adagiato la neonata in una culla al centro della sala"), fa uscire medico e ostetriche e erige una barriera per non far entrare Kundo, il quale avrebbe avuto tutto il tempo per farlo mentre gli altri uscivano ma misteriosamente non l'ha fatto. A questo punto Odobrand esegue "l'incantesimo più difficile al mondo" che come potrete immaginare non solo è difficile, ma anche brutto, kattivo, proibito e via dicendo. In che consiste questo incantesimo? Semplice: Ody fa "fluire il potere", e "afferra i fili che stringono l'universo, li strappa e li lega in modo diverso", dice qualche parola strana e Sabel si sveglia.
Credo che questa sia la peggior descrizione mai fatta di un incantesimo, "disse ABRACADABRA e Sabel aprì gli occhi" sarebbe stato meglio.

Questo libro sembra grondare trashume.
Trashume per la trama, trashume per l'editing frettoloso, trashume per le metafore senza senso, trashume per le descrizioni alla CdC (Cazzo di Cane), trashume per le numerose incongruenze, trashume per la poca documentazione, trashume per la fretta e l'ingenuità con cui è fatta la narrazione. Non vedo l'ora di leggerlo!

C'è da dire, a favore del libro, che la narrazione è scorrevole, e che il primo capitolo sembra scritto meglio del prologo, senza grossi sbalzi di PoV ne tante assurdità. 

Ripeto: queste sono le impressioni che mi sono fatta dalle prime pagine e dalla trama. Il libro potrebbe tranquillamente essere un capolavoro, in tal caso invito la casa editrice a rivedere il marketing e magari a rieditare il prologo, perché l'idea che mi sono fatta non è delle migliori (ora a me piace il trash e lo leggerò, ma non tutti la pensano così). Chissà quanti potenziali lettori invece si sono scoraggiati e hanno riposto il volume.

5 commenti:

  1. Io ho letto il libro e mi è piciuto nonostante sia d'accordo con te con queste "piccole" falle.
    Mi hai fatto ridere!
    Bisogna anche dire questo:che l'autrice ,probabilmente, non abbia voluto spiegare proprio tutto e potrebbe aver voluto riservare al lettore qualche spiegazione magari più in là, nel secondo volume .O in un eventuale terzo.
    Ciao
    Hera

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    1. Ciao e grazie per il commento :)
      Ti dirò: non ho avuto modo di leggere il libro quindi chiedo a te che lo hai finito: il resto si tiene sul livello del prologo o migliora?
      Te lo chiedo perché il prologo mi ha tanto dato l'idea di essere stato messo lì perché si, perché ogni fantasy che si rispetti ha bisogno di un prologo, quasi come se non fosse previsto ma qualcuno sia andato dall'autrice, a opera conclusa, a dirle "hey, devi mettere un prologo".
      Non avendo letto il libro non so cosa viene lasciato aperto, ma se la cosa è gestita bene non è un problema, anzi può essere un buon motivo per leggere il secondo/terzo. O anche per trarre una semplice interpretazione personale, che male non fa.

      Mi fa piacere essere riuscita a strapparti una risata!
      Ciao :)

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  2. Ciao Trash Girl,
    allora:
    Per quanto riguarda la missione, Gala ,la porta a termine .Gli indizi sparsi ,man mano che si va avanti a leggere, combaciano come tasselli di un puzzle .
    Per quanto riguarda le "falle" bè... non si tiene sullo stesso piano del prologo.
    Posso dire che "scemano" man mano che si arriva alla fine del libro.
    Hera

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