domenica 20 gennaio 2013

Young Adults & Fantabanane A Rotelle

Vorrei approfittare per qualche minuto della vostra gentilezza e parlare di una disgrazia che assale da anni il mondo della letteratura fantasy: i romanzi Young Adult.
Anzi, per essere precisi: la robaccia fuffosa pseudofantasy che viene spacciata come tale, quindi farò distinzione tra gli YA veri e propri e gli YA maligni.




Per letteratura YA si intende quella letteratura diretta a ragazzi che non sono più bambini, ma nemmeno adulti. Quelli che non provano più interesse verso la lettura di Geronimo Stilton ma ai quali non daresti ancora un romanzo di Chuck Palahniuk. I ragazzi tra gli 11 e i 16 anni (anno più, anno meno, a seconda della maturità del ragazzo in questione).


Ecco la definizione di YA che ci da la Wikipedia inglese:
La letteratura YA mostra i seguenti elementi fondamentali della narrativa: personaggi, trama, ambientazione, temi e stile. Tuttavia, i temi e lo stile sono spesso subordinati a fattori più concreti, come trama, ambientazione e personaggi, che si presentano più facilmente ai lettori più giovani. La stragrande maggioranza degli YA ha adolescenti per protagonisti, piuttosto che adulti o bambini.
Le storie YA sono tipicamente coerenti con l'età e l'esperienza del personaggio principale, ma, a parte questo, il genere YA storie comprende tutto lo spettro dei generi di fiction. Gli YA spesso si concentrano sulle sfide della gioventù.
Personaggi adolescenti, roger that. Situazioni in cui i lettori giovani possano identificarsi, roger that.
La parte sullo stile è un po' macchinosa, eccovi una spiegazione più comprensibile: sono estratti di varie interviste a Clive Barker, un autore di romanzi per adulti e per bambini.
Ci sono un sacco di tematiche, nei miei romanzi per adulti, che non compaiono nei miei lavori per bambini. Il sesso, la violenza, il linguaggio volgare e le parolacce non sono adatte ai libri per bambini. [...]
In secondo luogo c'è il problema del linguaggio. Ho cercato di mantenere le descrizioni al minimo. Ricordo che da bambino non mi piaceva leggere lunghi passaggi descrittivi, mi piaceva leggere scene d'azione. Così quando scrivo per i bambini cerco di tenere a mente ciò che mi piaceva da bambino. [...]
Scrivendo The Thief of Always ho utilizzato un vocabolario semplice. Anche la struttura delle frasi e lo stile dovevano esserlo, perché volevo che un ragazzino di dieci anni potesse essere in grado di leggerlo, ma allo stesso tempo volevo che potesse risultare interessante anche per un quarantenne.
Passando da bambini a ragazzi la prima parte potrebbe cambiare (sesso e violenza possono venire accennati, certo non descritti nel dettaglio), ma la parte sul linguaggio è chiara: un romanzo per ragazzi deve avere un linguaggio semplice, adatto al target. Non a caso vi ho citato Barker: i suoi libri per bambini sono adattissimi anche ad un pubblico adulto, a patto di non farsi intimorire dalla giovane età dei protagonisti. Lo stile è elaborato anche se la sintassi è semplice, i personaggi sono credibili e ben delineati, le trame sono originali, le ambientazioni sono curatissime... in pratica: Barker non tratta i bambini come se fossero una manica di deficienti. Aggiungiamoci il tocco horror e visionario tipico dell'autore e otterremo dei libri "per bambini" capaci di intrigare e inquietare anche un pubblico adulto, pur senza ricorrere a sangue e violenza.

Questa letteratura per ragazzi (in cui rientra anche Fallen, anche se fa schifo per altri motivi) non è maligna, anzi può essere un ottimo incentivo alla lettura per ragazzi che si trovano in una fascia di età estranea sia ai romanzi per adulti che alle fiabe per bambini.
Altri esempi di veri YA: le saghe di Twilight e Harry Potter (escludendo i primi 2-3 libri). Oppure Il Giovane Holden, L'isola Del Tesoro e via così.






C'è poi la letteratura YA maligna, cioè schifezze pseudofantasy per un pubblico solitamente adulto, che gli editori pubblicano come YA per giustificare (in testa loro) la scarsa qualità del prodotto. È il caso della Troisi, tanto per citare qualcuno.

Queste disgrazie io non le chiamo Young Adults, ma Fantabanane A Rotelle.



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Potete distinguere uno YA da una Fantabanana a rotelle attraverso pochi, semplici accorgimenti:
  • Le Fantabanane contengono situazioni e argomenti per adulti (sesso dettagliato, violenza gratuita...)
  • I protagonisti di una Fantabanana sono quasi tutti Mary Sue e Gary Stue.
  • Le Fantabanane sono scritte male.
  • Le Fantabanane contengono inesattezze fisiche, storiche e militari.
  • Le Fantabanane contengono situazioni fuori contesto e montate alla CdC, giusto perché all'autore piacevano e voleva inserircele.
  • L'ambientazione di una Fantabanana è poco curata.
  • Le Fantabanane hanno trame banali e scontate.
  • Gli autori di Fantabanane sono solitamente molto giovani, e la casa editrice ci tiene a farlo notare.
 Se il libro comprato come Young Adult mostra la prima caratteristica elencata assieme ad almeno un'altra qualsiasi opzione, allora avete per le mani una Fantabanana A Rotelle (es: la saga di Anita Blake).
Se non ne mostra nessuna o quasi nessuna, è uno YA (es: Abarat).
Se mostra buona parte delle caratteristiche esclusa la prima, è un pessimo YA (es: Unika).
Se le mostra tutte, è una Fantabanana A Rotelle apocalittica e abominevole (es: quello che sto leggendo adesso).





Il libro che sto leggendo adesso è l'ennesima Fantabanana a Rotelle apocalittica e abominevole, ma è stato presentato come romanzo «fantasy, gothic, young adult».
Quasi subito le librerie l'hanno relegato al reparto bambini, ma purtroppo basta leggere la prefazione per capire che era inteso per ben altro target:
[...] Immaginate l'intero universo che viene rapito. Trascinato via. Legato e denudato della propria bellezza. Lacerato nelle carni. La nebbia e l'oscurità, con il loro fiato ebbro e le loro occhiate avide, hanno disintegrato tutto ciò che vi era di innocente e puro. E intanto continuano ad uccidere, a distruggerne il grembo, usano il mondo per esercitarsi nei loro giochetti. La carne strappata fino all'osso. Ricadere, cadere e affogare. Umiliazioni. Pugni. Stupri. Mondi spezzati affogati nell'urina del maligno, affogati nel loro stesso sangue e lasciati lì a morire. Riuscite a vederli? Immaginateli. Ora fingete che si tratti di un bambino. Guardatelo negli occhi e vi renderete conto che non potete voltargli le spalle. [...]
Alzi la mano che di voi comprerebbe un libro che inizia così al proprio pargoletto di otto anni, che poi giustamente vorrà sapere che accidenti signficano tutte le cose che ha appena letto.

Comunque possiamo già notare, da queste poche righe, un paio di dettagli:
  • Le tematiche e il linguaggio non sono affatto adatti ad un libro per ragazzi.
  • Il macabro viene gettato così, alla CdC solo per provocare disgusto o suscitare morbosità, ma non ha un senso vero e proprio all'interno del contesto.
  • È quasi tutto raccontato, tranne il pezzetto sulla carne strappata fino all'osso.
  • La parte finale, quella sul bambino, è da Oscar del Trash: la versione fentesi dei link su facebook coi bambini o gli animali morti e la descrizione "se hai un cuore <3 condividi".
Questa è la degna prefazione di una Fantabanana a Rotelle apocalittica e abominevole, e quello che ho letto del libro sembra confermare l'ipotesi.
Vi terrò aggiornati.
Alla prossima!


Come puoi voltargli le spalle? Se hai un <3 condividi!













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